La realtà
Il quadro intitolato "La realtà" presenta un interessante gioco di colori e forme che suggerisce una visione soggettiva e psicologica della realtà. Dal punto di vista artistico, questo dipinto si allontana dal realismo tradizionale, che si concentra sulla rappresentazione dettagliata e fedele della realtà visibile. Invece, abbraccia un approccio più espressionista, dove i colori e le pennellate energiche comunicano l'animo e le emozioni dell'artista. La scelta di colori vividi e contrastanti, con pennellate ampie e non definite, crea una sorta di tunnel che potrebbe simboleggiare un viaggio interiore o una visione personale del mondo. Questa tecnica permette di esprimere la realtà in termini di sensazioni e percezioni piuttosto che di rappresentazioni oggettive. A livello psicologico, possiamo collegare il concetto di realtà rappresentato in questo quadro alle idee di Durkheim. Durkheim distingue tra realtà sociale e realtà individuale. La realtà sociale è quella costruita collettivamente attraverso norme, valori e istituzioni, mentre la realtà individuale è la percezione personale e soggettiva del mondo. Il dipinto sembra enfatizzare quest'ultima, suggerendo che la realtà è profondamente influenzata dalle esperienze e dalle emozioni personali. Il tunnel colorato potrebbe rappresentare il percorso individuale di ogni persona attraverso la vita, filtrato dalle proprie emozioni e percezioni uniche. In questo senso, il dipinto si potrebbe interpretare come una rappresentazione del concetto di "coscienza collettiva" di Durkheim, ma con una forte enfasi sulla diversità delle esperienze individuali che contribuiscono a questa coscienza. Filosoficamente, possiamo avvicinare il quadro alle idee di un filosofo meno conosciuto come Maurice Merleau-Ponty. Merleau-Ponty, filosofo francese del XX secolo, è noto per il suo lavoro sulla fenomenologia e la percezione. Egli sosteneva che la realtà è percepita attraverso il corpo e che la nostra esperienza del mondo è sempre mediatizzata dai nostri sensi e dal nostro essere corporeo. Questo quadro, con i suoi colori intensi e le forme indefinite, sembra esemplificare l'idea di Merleau-Ponty che la realtà non è qualcosa di oggettivamente fissato, ma piuttosto qualcosa che emerge attraverso l'interazione dinamica tra l'individuo e il mondo circostante. La realtà, secondo Merleau-Ponty, è vissuta e interpretata attraverso il nostro corpo e le nostre emozioni, un concetto che trova eco nell'energia e nella soggettività espressa in questo dipinto. Personalmente, trovo questa rappresentazione della realtà particolarmente profonda e affascinante. È come se il dipinto mostrasse una realtà distante, una finestra visibile dall'interno ma mai raggiungibile per affacciarsi, come se in qualche modo la realtà reale restasse nascosta. Questa sensazione di una realtà inafferrabile e sempre al di là della nostra piena comprensione amplifica l'idea che la nostra percezione è inevitabilmente limitata e filtrata dalle nostre esperienze e sentimenti personali.
Elena Beccagutti